I tuoi denti sono storti, si accavallano, non sono allineati? Uno dei trattamenti ortodontici più efficaci e all’avanguardia è Invisalign.
Invisalign è sempre più richiesto dai pazienti. Infatti, sono tante le persone che contattano il nostro studio dentistico a Sassari, Lai Putzu, per avere informazioni su questo trattamento.
Tuttavia, è compito di un bravo dentista consigliare la cura più adatta per ciascuna persona in base alle sue problematiche specifiche.
Pertanto, sebbene l’apparecchio invisibile sia molto diffuso proprio per le sue caratteristiche estetiche rispetto all’apparecchio tradizionale, i nostri dentisti non lo consigliano se non lo ritengono la soluzione migliore per quel paziente.
Ecco in quali casi possono esserci problemi con Invisalign.
Invisalign: problemi
Invisalign è l’apparecchio trasparente che prevede l’impiego di mascherine per i denti, quasi invisibili, che devono essere sostituite ogni 7-14 giorni a seconda del caso e dei movimenti. Ad esempio, nei bambini la sostituzione avviene anche ogni 7 giorni, negli adulti che collaborano ogni 10 giorni, negli altri 14.
Ovviamente, tra i trattamenti ortodontici non è uno dei più economici. Proprio per questo, presso il nostro studio il prezzo è stato equiparato a quello dell’apparecchio fisso e in occasione di promozioni può costare persino meno. Comunque, nel 90% dei casi il costo è ampiamente superato dagli ottimi risultati ottenuti.
Tuttavia, c’è un 10% di casi in cui Invisalign dà problemi. Leggi quando.
Mancanza di collaborazione del paziente
Oltre alle situazioni in cui le caratteristiche della bocca sconsigliano l’uso esclusivo di Invisalign (continua a leggere per capire quando si verifica), c’è un altro caso meno ovvio: il paziente che non collabora.
Infatti, l’efficacia dell’apparecchio trasparente dipende dal suo uso corretto e regolare. Invisalign va indossato sempre, 20-22 ore al giorno, giorno e notte, si toglie solo per mangiare salvo rari casi (circa il 3% dei pazienti deve utilizzarlo anche durante i pasti su indicazione dell’odontoiatra), di solito per diversi mesi o comunque per il periodo di tempo indicato dal dentista.
Gravi mal posizionamenti
Fino a qualche anno fa, Invisalign non poteva essere impiegato in presenza di malocclusioni osse. Si tratta di situazioni rare di malformazioni delle ossa delle arcate dentali che non combaciano.
Tuttavia, nel corso degli anni sono stati fatti molti progressi. Infatti, mentre in presenza di disallineamenti lievi o medi, il paziente risolve il problema con un solo trattamento, Invisalign appunto, nei casi più gravi visti sopra, il trattamento con Invisaling è associato a quello con l’apparecchio fisso.
Ossia, nei casi chirurgici e prechirurgici si può fare tutto il trattamento con Invisalign fino all’intervento. Qualche settimana prima dell’intervento si passa all’apparecchio fisso, perché su questo si possono inserire uncini, archi, dispostivi specifici con cui si interfaccia il chirurgo per fissare le ossa al termine dell’operazione. Dopo circa un mese/un mese e mezzo, l’apparecchio fisso viene smontato e il paziente riprende il trattamento con Invisalign.
Invisalign associato ad altri trattamenti
Qua presso lo studio dentistico di Sassari Lai Putzu, ci troviamo spesso di fronte a pazienti per i quali il trattamento con Invisalign non è sufficiente, ma richiede l’uso in contemporanea, prima o dopo, di altri dispositivi fissi, mini-viti, apparecchi.
I casi più frequenti di trattamenti combinati con Invisalign, oltre a quello visto sopra, sono:
- negli adulti, il trattamento con solo Invisalign può non bastare se il dentista si trova davanti a pazienti che hanno problemi consolidati di posizione delle ossa che richiedono un trattamento chirurgico ortognatico. Ecco perché è importante intervenire sui bambini tempestivamente per favorire la crescita corretta delle basi ossee, così da evitare trattamenti chirurgici da adulti;
- denti molto sporgenti, quando la mascella è molto più lunga della mandibola. Parliamo di casi che presentano alcuni gradi di inclinazione, per i quali prima di applicare Invisalign è utile l’estrazione di alcuni denti (precisiamo che con i casi estrattivi non sempre si può ricorrere a Invisalign, dipende dalla valutazione dello specialista);
- morso crociato grave, quando i denti dell’arcata superiore toccano l’interno dei denti inferiori. Se ci troviamo in presenza di un palato molto stretto e contratto, prima di utilizzare Invisalign, potrebbe essere necessario l’uso di un espansore fisso per il palato per allargare l’osso della mascella. Tuttavia, nel paziente adulto si tratta di un espansore prechirurgico e in questi casi si fa ricorso alla chirurgia oppure si inseriscono espansori su mini-viti;
- morso aperto grave, quando i denti non si toccano sul davanti o sui lati per diversi millimetri. I pazienti con questa malformazione possono avere problemi a masticare e a parlare. Pertanto, oltre a Invisalign, bisogna ricorrere anche all’uso di mini-viti ortodontiche o elastici a supporto del movimento dei denti.
Problemi di contorno gengivale, forma e colore dentale
Invece, nei casi in cui il disagio estetico del paziente non sia dovuto solo a problemi di disallineamento ma dipenda anche dal contorno gengivale, dal colore e dalla forma dei denti, in alternativa al trattamento ortodontico si possono utilizzare le faccette dentali.
Infatti, le faccette dentali agiscono sia sul riallineamento che sugli aspetti estetici del dente, quali la forma, il colore e le gengive.
In questi casi, è molto importante fare una buona diagnosi legata alla tipologia di problematica gengivale, perché se risolvibile con ortodonzia e chirurgia muco-gengivale, è sempre preferibile salvaguardare il dente sano senza inserire faccette dentali.
Per saperne di più, leggi cosa sono e a cosa servono le faccette dentali.
Problemi con Invisalign
Cosa non fare con Invisalign? Oltre ai casi in cui Invisalign non possa essere usato o richieda l’uso ibrido con altri trattamenti, i pazienti ci domandano se l’apparecchio trasparente causi problemi, spesso influenzati da opinioni negative su Invisalign lette online o sentite da conoscenti.
In particolare, le domande riguardano:
- Invisalign e problemi gengivali. Invisalign provoca recessioni gengivali? La risposta è no. Però precisiamo che le recessioni si possono verificare sia in caso di problemi occlusali, masticatori, sia per problemi parodontali mal gestiti dal dentista. Per cui, è fondamentale che a seconda dei movimenti lo specialista faccia determinate scelte cliniche;
- Invisalign e problemi articolari. Anche in questo caso, la risposta è no, non c’è letteratura scientifica che evidenzi questa connessione. Tuttavia, l’articolazione nel 65/70% dei casi è influenzata a livello psicosomatico. Ad esempio, si verifica che il paziente sotto trattamento con Invisalign, somatizzi problemi personali o lavorativi sviluppando un “click” che riconduce al trattamento;
- la durata del trattamento troppo lunga. Al contrario, i primi effetti si notano fin dalle settimane iniziali. Per i risultati auspicati bisogna aspettare di più, ma non c’è un tempo minimo/massimo. Si è persino visto che in oltre i 2/3 dei trattamenti con Invisalign i tempi si riducono rispetto ai casi trattati con l’ortodonzia fissa, ovviamente se il paziente lo usa con costanza seguendo i protocolli definiti;
- Invisalign dà problemi nel parlare. Nei primi giorni si avverte una sensazione strana. Questo vale per tutti i trattamenti ortodontici. Bisogna solo aspettare circa una settimana per abituarsi e superare questa sensazione di stranezza;
- Invisalign e problemi nel mangiare. Quando hai indosso Invisalign non puoi mangiare. Se devi bere bibite zuccherate o che tendono a pigmentare i denti (come caffè, tè, vino, etc.) e non vuoi togliere Invisalign, ti suggeriamo di usare una cannuccia. Ma poiché le mascherine vanno cambiate ogni 14 giorni, puoi anche commettere qualche sgarro negli ultimi due giorni. In caso contrario dovrai impiegare molto più tempo nel lavaggio o sopportare delle mascherine leggermente ingiallite per qualche giorno.
Se hai ancora dubbi, qua trovi altre informazioni utili su Invisalign.
Immagine in evidenza di Anna Shvets da Pexels